Nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, noi Musicanti di Provaglio d’Iseo abbiamo deciso di organizzare un evento che prevedesse il concerto nel nostro comune di un gruppo musicale della provincia di Bergamo. Complici i contatti e le conoscenze del nostro Maestro Sem Fiora, abbiamo quindi invitato il Corpo Musicale “Angelo Maffeis” di Adrara San Martino, comune della valle di Adrara e confinante, tra gli altri, con i comuni di Sarnico, Villongo e Foresto Sparso, con la promessa e l’intenzione poi di recarci noi stessi a tenere un concerto nel comune bergamasco. La banda di Adrara fu fondata nel 1922 da Angelo Maffeis, musicista appassionato che con zelo e determinazione, insieme al supporto del parroco, riuscì a riunire i primi ventisei musicanti disposti a imparare la musica e ad iniziare a suonare uno strumento. Angelo Maffeis, che veniva chiamato “Sciur maestro“ o “Ol capobanda”, dedicò gratuitamente tutto il suo tempo libero alla preparazione dei
Commenti
…E così te ne sei andata cara Lauretta/
ed eccoti perciò pronta la nostra vendetta!/
ti racconterem perciò alla prova cosa è successo:/
tutto cominciò quando Paolo esclamò perplesso/
“stasera la vostra intonazione/
sfiora davvero la perfezione/
non posso creder a quanto ascolto/
...c’è di sicuro qualcosa sotto!”/
Qualcuno il motivo di ciò ha subito capito /
ma di dirlo apertamente fu un po’ intimidito /
..finchè si levò una voce squillante: /
“manca la Laura e il suo clarinetto calante!”/
Dai! perdona il nostro scherzetto!/
è il nostro modo per mostrarti affetto /
e affinché tu ci possa perdonare/
i tuoi meriti ora proveremo ad elencare…/
Come non ricordare di quando/
tu, sola tra tutti noi, ti prendesti la briga/
e con il presidente andasti vagando/
per procurar alla banda una nuova divisa?/
Per il servizio prestato chiedesti un solo favore:/
“Avendo un metro e mezzo di arto inferiore,/
che al pantalone a me destinato,/
dieci centimetri in più d’orlo sia lasciato!”/
E divenuta delle ragazze portabandiera /
avanzasti quest’ultima preghiera:/
“..in nome del buon gusto e dello stile,/
che la cravatta sia bandita dalla divisa femminile!”/
“Si, si! Ci penso io al tuo pantalone!”/
disse Luigi da bravo oratore./
Ma allora noi poniamo una questione:/
“Laura!...perchè vesti da pescatore?!”/
E sempre lui le assicurò: “Per la cravatta,/
considera la cosa come già fatta!”/
E anche se le diede la sua parola/
consegnò ad ognuna quell’orrido nodo alla gola!/
Ma al cattivo gioco buon viso s’ha da fare/
e così anche senza divisa hai continuato a suonare,/
stoicamente e memore del tuo ruolo/
non badando a chi fa il sordo di Palazzolo!/
Per il tuo impegno ti facciamo onore:/
hai sfidato il cattivo gusto a singolar tenzone/
e di ringraziarti non possiamo fare senza,/
...ma tanto sarà dei posteri l’ardua sentenza!/
Intanto a noi non resta che aspettare il giorno/
tanto sospirato di un tuo ritorno/
e vederti ancora mentre quella porta varchi/
...Laura, quando ci sei...ci manchi!!!